IL COMUNE DI CAMPORGIANO SALUTA IL M.LLO GULISANO

L’ Amministrazione Comunale, prima dell’inizio della seduta consiliare di martedì 22 u.s., ha voluto salutare il Maresciallo Sandro Gulisano che, per anni, ha comandato la Stazione dei Carabinieri sita nel Capoluogo.  Il Sindaco Francesco Pifferi Guasparini, unitamente al già Sindaco Marco Comparini, ha omaggiato il Maresciallo Gulisano consegnando una  targa ricordo, con i ringraziamenti per essere sempre stato un punto di riferimento per la risoluzione di problematiche legate al contesto sociale del territorio e per aver intrattenuto con l’ Amministrazione locale,  rapporti improntati alla massima collaborazione ed impegno nella salvaguardia dei cittadini.  L’inno nazionale ed un lungo applauso hanno salutato il Maresciallo che assumerà il comando della Stazione Carabinieri di Castelnuovo di Garfagnana.

LA FOTO

IL “FICUS RECORD” DEL COMUNE

Il Comune di Camporgiano detiene un particolarissimo “record”.

E’ risaputo che il ficus è una tipica pianta ornamentale che cresce in luoghi dal clima caldo e temperato, cosicché quasi esclusivamente al Sud Italia  se ne trovano di bellissimi e floridi.  

In controtendenza è il “FICUS DEL COMUNE”,  detto anche familiarmente  “DEL MARCANTONI”,  che vive tranquillo e beato da circa 30 anni all’interno del Municipio. La pianta, infatti, arrivata da piccola per mano  dell’allora impiegato comunale Moreno Satti, trasferitosi poi negli anni ’90 in Regione Toscana con mansioni di Dirigente del Settore Scuola,  ha continuato a crescere nell’ Ufficio Segreteria,  grazie alle cure dell’ impiegato Giorgio Marcantoni, in pensione dal 2009, sino ad assumere dimensioni considerevoli ed anomale per la nostra zona, tanto da averne coperto l’intero soffitto e ciò che stupisce ancor di  più, dentro ad un vaso piccolissimo.

Con la nuova Amministrazione Comunale insediatasi nel 2009, durante una fase di ristrutturazione generale, la pianta è stata “coraggiosamente” trasferita nello spazio antistante gli uffici e reinvasata in un contenitore più capiente. Le fronde, a rischio rottura per l’esilità dei rami rispetto alle dimensioni,   sono state fissate al soffitto con fili trasparenti in modo da dar loro la possibilità di crescere ulteriormente ed espandersi in profondità.  Il timore che il ficus soffrisse per il cambio di sede c’è stato ed invece, se lo guardi ora,  sprizza felicità  “sfornando” continuamente nuovi butti e foglie.  Chissa´ se coloro che tra 30 anni frequenteranno il Palazzo Comunale vorranno avere  ancora cura di lui… Noi, invece, vogliamo in qualche modo rendergli omaggio ed immortalarlo, affinchè i posteri possano conoscere, qualsiasi sarà il suo destino,  il mitico “FICUS DEL MARCANTONI”.

FOTO 1     FOTO 2

1 133 134 135 136 137 167